DAL DIARIO DI SANTA FAUSTINA KOWALSKA

Noi non sappiamo quale numero di anime dobbiamo salvare con le nostre preghiere e coi nostri sacrifici, per cui è bene che preghiamo sempre per i peccatori. Oggi in un lungo colloquio il Signore mi ha detto: «Quanto desidero la salvezza delle anime! Mia carissima segretaria, scrivi che desidero riversare la Mia vita divina nelle anime umane e santificarle, purché esse vogliano accogliere la Mia grazia. I più grandi peccatori potrebbero raggiungere una grande santità, se soltanto avessero fiducia nella Mia Misericordia. Le Mie viscere sono colme di Misericordia, che è diffusa su tutto ciò che ho creato. La Mia delizia consiste nell’agire nelle anime degli uomini, riempirle con la Mia Misericordia e giustificarle. Il Mio regno in terra è la Mia vita nelle anime degli uomini. Scrivi, Mia segretaria, che direttore delle anime sono Io stesso direttamente, mentre indirettamente le guido tramite i sacerdoti e conduco ognuna alla santità attraverso una strada nota soltanto a Me….

PRIMO VENERDI’ DOPO IL CORPUS DOMINI. Già il venerdì dopo il Corpus Domini mi sentii così male, che pensavo che si stesse avvicinando il momento tanto desiderato. Sopravvenne una febbre alta e la notte sputai sangue in abbondanza. La mattina tuttavia andai a ricevere Gesù, ma non mi fu possibile rimanere alla santa Messa. Nel pomeriggio ci fu un improvviso abbassamento della temperatura a 35,8.Ero così debole che avevo la sensazione che tutto in me stesse morendo. Tuttavia quando m’immersi in una preghiera più profonda, venni a sapere che non era ancora il momento della liberazione, ma solo una chiamata più vicina dello Sposo. Quando m’incontrai col Signore Gli dissi: «Tu mi prendi in giro, Gesù. Mi fai vedere la porta del cielo aperta e poi mi lasci di nuovo sulla terra». Ed il Signore mi disse: «Quando in cielo vedrai le giornate che stai passando attualmente, ti rallegrerai e vorresti vederne il più possibile. Non Mi meraviglio, figlia Mia, che tu non possa comprendere questo ora, poiché il tuo cuore è colmo di sofferenza e di nostalgia di Me. Mi piace la tua vigilanza. Ti basti la Mia parola, che ormai non andrà a lungo». E la mia anima si ritrovò nuovamente in esilio. Mi unii amorevolmente alla volontà di Dio, sottomettendomi ai suoi amorevoli decreti.
I discorsi su cose del mondo, che ascolto qui, mi stancano talmente che mi sento sui punto di svenire. Se ne sono accorte anche le suore che mi assistono, poiché la cosa si nota all’esterno. Era il 17 giugno 1938.
Oggi ho visto la gloria di Dio che si propaga da questa immagine. Molte anime ricevono grazie, benché non ne parlino ad alta voce. Sebbene le sue vicissitudini siano di vario genere, Iddio ottiene gloria per suo mezzo e gli sforzi di satana e degli uomini malvagi s’infrangeranno e verranno annientati. Nonostante la rabbia di satana, la divina Misericordia trionferà sul mondo intero ed avrà il culto di tutte le anime. Sono venuta a sapere che, affinché Dio possa operare in un’anima, essa deve rinunciare ad agire di propria iniziativa; in caso contrario Dio non realizzerà in essa la Sua volontà. Mentre si avvicinava una grande tempesta, cominciai a recitare la coroncina. Ad un tratto udii la voce di un angelo: «Non posso avvicinarmi nella tempesta, poiché il bagliore che esce dalla sua bocca respinge me e la tempesta». Così si lamentava l’angelo con Dio. Allora conobbi quale grande devastazione doveva compiere per mezzo di quella tempesta, ma conobbi egualmente che quella preghiera era gradita a Dio e grande era la potenza di quella coroncina. Conobbi che una certa anima molto cara al Signore, nonostante subisca persecuzioni di vario genere, sarà insignita dal Signore di una più alta dignità, per la qual cosa il mio cuore ha provato una grande gioia. I momenti più belli per me sono quelli nei quali sono a colloquio col Signore nel mio intimo. Procuro, per quanto è in mio potere, di fare in modo che non sia solo, Egli ha sempre piacere di stare con noi…
O Gesù, o Dio eterno, Ti ringrazio per i Tuoi innumerevoli benefici e le Tue grazie. Ogni battito del mio cuore sia un inno di ringraziamento per Te, o Dio. Ogni goccia del mio sangue circoli per Te, o Signore. La mia anima è tutta un cantico di ringraziamento alla Tua Misericordia. Ti amo, o Dio, per Te stesso. O mio Dio, benché le sofferenze siano grandi e si prolunghino nel tempo, le accetto dalle Tue mani come un magnifico dono. Le accetto tutte, anche quelle che altre anime non hanno voluto accettare. Puoi venire da me, o Gesù, a chiedermi tutto, non Ti rifiuterò nulla. Di una cosa Ti supplico, dammi la forza di sopportarle e rendile meritorie. Ecco, hai tutto il mio essere, fa’ di me quello che Ti piace. Oggi ho visto il Sacr.mo Cuore di Gesù in cielo in un grande splendore. Dalla ferita uscivano i raggi e si diffondevano sul mondo intero. Oggi è venuto da me il Signore ed ha detto: «Figlia Mia, aiutaMi a salvare le anime. Andrai da un peccatore agonizzante e reciterai la coroncina e con ciò gli otterrai la fiducia nella Mia Misericordia, poiché è già nella disperazione». Improvvisamente mi trovai in una capanna sconosciuta, dove stava agonizzando fra dolori tremendi un uomo già avanti negli anni. Attorno al letto c’era una moltitudine di demoni e la famiglia in lacrime. Appena cominciai a pregare, gli spiriti delle tenebre si dispersero con sibili indirizzando minacce contro di me. Quell’anima si rasserenò e piena di fiducia si addormentò nel Signore. Nello stesso istante mi ritrovai nella mia stanza. Come ciò avvenga, non lo so.


G.M.G.
Sento che una forza sconosciuta mi difende e mi ripara dalle frecce del nemico. Mi ripara e mi difende, lo sento molto bene, sono protetta come se fossi all’ombra delle Sue ali. O mio Gesù, solo Tu sei buono. Anche se il mio cuore si sforzasse a descrivere almeno in piccola parte la Tua bontà, non ne sarei capace, ciò è al di sopra di qualsiasi nostra immaginazione. Un giorno, durante la santa Messa, il Signore mi fece conoscere più a fondo la sua Santità e Maestà e nello stesso tempo conobbi la mia miseria. Fui lieta per tale conoscenza e la mia anima s’immerse completamente nella Sua Misericordia; mi sentii immensamente felice. Il giorno dopo udii queste precise parole: “Vedi, Iddio è così santo e tu sei peccatrice. Non accostarti a Lui e confessati ogni giorno”. Ed in realtà, qualunque cosa pensassi, mi sembrava peccato. Tuttavia non tralasciai la santa Comunione e decisi di andare a confessarmi a suo tempo, non avendo un impedimento evidente. Ma quando si avvicinava il giorno della confessione preparai tutto un carico di quei peccati per accusarmene. Quando però mi accostai alla grata, Iddio mi permise di accusarmi solo di due imperfezioni, benché mi fossi sforzata di confessarmi come mi ero preparata. Quando mi allontanai dal confessionale il Signore mi disse: «Figlia Mia, tutti quei peccati di cui volevi confessarti, non sono peccati ai miei occhi, perciò ti ho impedito di manifestarli». Capii che satana, volendo turbare la mia pace, mi suggeriva pensieri esagerati. O Salvatore, quanto è grande la Tua bontà. Un giorno mentre mi preparavo alla santa Comunione e mi accorsi che non avevo nulla da poterGli offrire, caddi ai Suoi piedi invocando tutta la Sua Misericordia per la mia povera anima. La Tua grazia, che discende su di me dal Tuo Cuore misericordioso, mi fortifichi per la lotta e le sofferenze, in modo che Ti rimanga fedele. E benché io sia tutta miseria, non ho paura di Te, poiché conosco bene la Tua Misericordia. Nulla potrà allontanarmi da Te, o Dio, poiché tutto è più piccolo delle conoscenze che ho di Te, lo vedo chiaramente.

 

Qui termina il sesto ed ultimo quaderno delle annotazioni di suor Faustina Kowalska, religiosa professa con voti perpetui della Congregazione delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia

 

 

La mia preparazione alla Santa Comunione


G.M.G. Suor Maria Faustina del Santissimo Sacramento Congregazione delle Suore della B.V.M. della Misericordia* Cracovia,

10.I.1938. Il momento più solenne della mia vita è quello in cui ricevo la santa Comunione. Per ogni santa Comunione sento un grande desiderio e per ogni santa Comunione ringrazio la Santissima Trinità. Gli angeli, se potessero provare invidia, ci invidierebbero due cose: la prima – il fatto che possiamo ricevere la santa Comunione; la seconda – le sofferenze.

1.
Oggi mi preparo alla Tua venuta, come una promessa sposa che attende la venuta dello Sposo. il mio promesso Sposo è un gran Signore. I cieli non riescono a contenerLo. I Serafini, che stanno accanto a Lui, velano il loro volto e ripetono incessantemente: Santo, Santo, Santo. Questo gran Signore è il mio Sposo. Per Lui cantano i Cori, davanti a Lui si prostrano i Troni, di fronte al Suo splendore il sole sembra spento. E tuttavia questo gran Signore è il mio Sposo. O cuore mio, esci da questo profondo stupore nel considerare come Lo adorano gli altri, non c’è più tempo ormai, sta arrivando, è già alla tua porta. Gli vado incontro e L’invito nella dimora del mio cuore, umiliandomi profondamente davanti alla Sua Maestà. Ma il Signore mi alza dalla polvere e quale sposa m’invita a sedermi al Suo fianco ed a confidarGli tutto ciò che ho nel cuore. E io, incoraggiata dalla Sua bontà, chino il mio capo sul Suo petto e Gli parlo di tutto. Dapprima Gli parlo di ciò che non direi mai a nessuna creatura. Poi parlo delle necessità della Chiesa, delle anime dei poveri peccatori, di quanti hanno bisogno della Tua [sic!] Misericordia. Ma il tempo passa presto. Gesù, debbo uscire per compiere i doveri che mi attendono. Gesù mi dice che c’è ancora un momento per salutarci. Un profondo sguardo reciproco e per un momento apparentemente ci separiamo, mentre in realtà non ci separiamo mai. I nostri cuori sono continuamente uniti; benché all’esterno io sia presa da vari impegni, la presenza di Gesù mi mantiene senza alcuna interruzione in un profondo raccoglimento.